Nuovo tassello nel puzzle Isa. Con comunicato stampa di ieri sono stati resi noti dall’Agenzia delle entrate i primi 70 Isa (Indici sintetici di affidabilità) che andranno a sostituire, in modo graduale, gli studi di settore nelle dichiarazioni dei redditi del prossimo anno. Il provvedimento del direttore dell’Agenzia di ieri identifica le attività economiche per le quali saranno elaborati gli Isa; gli indici veri e propri, che devono ancora essere elaborati, potranno essere applicati per le citate attività economiche, a seguito di approvazione con decreto del Mef, a decorrere già dal periodo d’imposta 2017. In particolare, 29 indici saranno elaborati per il settore del commercio; tra le attività interessate vi sono quelle del commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici, articoli sportivi, giochi e commercio all’ingrosso di mobili. Saranno 17 gli indici per il comparto dei servizi, tra cui carrozzieri e meccanici, parrucchieri e barbieri, riparazione autoveicoli, motocicli e ciclomotori, ma anche intermediari immobiliari, ristorazione e villaggi turistici. Per il comparto manifatture, invece, gli indici individuati sono 15 e riguardano, tra gli altri, la fabbricazione di articoli da viaggio, borse, la fabbricazione, lavorazione e trasformazione del vetro, calzature, prodotti in gomma. Infine, per i professionisti i nuovi Isa riguardano 9 diverse attività di lavoro autonomo, tra le quali quelle dei disegnatori grafici, dei geometri e degli studi legali.


Sanzione fino a 30 euro per chi non accetta i pagamenti con carte. Il meccanismo sanzionatorio utile a incentivare l’uso della “moneta di plastica” esiste già ed è previsto dal Codice penale in vigore. Si tratta dell’articolo 693 secondo cui «chiunque rifiuta di ricevere, per il loro valore, monete aventi corso legale nello Stato, è punito con la sanzione amministrativa fino a 30 euro». E per renderlo operativo anche nei casi di transazioni commerciali effettuate con la moneta elettronica si starebbe ragionando sull’ipotesi di calare la norma del codice penale (già depenalizzata a sanzione amministrativa) nel decreto legislativo esaminato la scorsa settimana da Palazzo Chigi e inviato in Parlamento per i pareri che attua la nuova direttiva sui servizi di pagamento nell’Unione europea e commissioni interbancarie sulle operazioni con carta di pagamento nota come Psd2 (payment services directive) e che nella sostanza riduce le commissioni interbancarie allo 0,3% sulle carte di credito e 0,2% su quelle di debito (ad esempio il bancomat) e ancora di più sui micropagamenti fino a 5 euro.


Una riduzione del 50% degli oneri contributivi per le assunzioni di giovani della durata di tre anni, con l’obiettivo di renderla stabile nel tempo. Questa la misura che il governo proporrà nella prossima legge di bilancio per contrastare il fenomeno della disoccupazione giovanile. Ad annunciarla il ministro del lavoro Poletti durante il question time andato in scena ieri alla camera.