Il decreto correttivo del Jobs act modifica il decreto di riordino dei servizi all’impiego e delle politiche attive (D.Lgs. 150/2015), confermandone l’impianto originario. In particolare non è stata reintrodotta la conservazione dello status di disoccupazione, che avrebbe consentito ai disoccupati di rimanere tali anche a fronte di redditi da lavoro dipendente (fino a 8.000 euro) o da lavoro autonomo (fino a 4.800 euro). Confermata invece la sospensione dello status di disoccupazione nel caso di rapporto di lavoro subordinato di durata fino a 6 mesi. Nel decreto, invece, si specifica che in caso di rifiuto dell’offerta congrua si decade dallo stato di disoccupazione e quindi dalla Naspi, prima prevista solo in caso di mancata presentazione alle convocazioni e nel caso di più assenze dalle iniziative di politica attiva.