Il Fisco non può inventare compensi e redditi inesistenti. Il contribuente può legittimamente prestare servizi professionali a parenti ed amici senza chiedere di essere pagato.
È questo, in sintesi, quanto stabilito dalla Cassazione, con la sentenza n. 21972/2015, depositata il 28 ottobre, che ha respinto il ricorso presentato dall’ufficio contro la sentenza della Ctr Campania, n. 92/29/2008, depositata il 7 maggio.